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Breña.
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Mi riferisco a quelli di qualsiasi genere, di grossa o piccola mole insomma 
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Pirro.
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Prima passata da solo per avere un'idea dell'argomento ed iniziare a memorizzare.
Seconda passata con i colleghi leggendo, ripetendo e discutendo assieme.
Terzo passaggio, ripetere con i colleghi tutti i vari argomenti.
Ed infine, se rimaneva tempo, ci facevamo l'uno con l'altro domande random il più bastarde possibile.. -
Daniel Apix.
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Credo che il fatto di essere da poco iscritto all'università e quindi di non aver ancora affrontato un primo esame universitario mi dia poca credibilità. Tuttavia mi sono informato sui metodi di studio di alcune persone che conosco e che sono al quarto e quinto anno di Medicina ed ho letto diversi libri, anche quelli della collana di crescita personale, per elaborarne uno che fosse il più adatto possibile. Ecco come funziona:
Quando studi, devi avere il cronometro impostato a 25 minuti. Il tuo obiettivo è quello di mantenere la concentrazione, senza alcuna interruzione o minima distrazione per tutto questo periodo. Una volta concluso, devi contare 5 minuti durante i quali devi trovare qualsiasi cosa in grado di distrarti completamente dallo studio. Dopo questi 5 minuti ricomincia. Nel fare ciò, devi costruire una statistica di quanti sessioni riesci a condurre durante la giornata senza fallire. Questo metodo è stato ideato da uno psicologo americano e prende il nome di "metodo del pomodoro". Oggi esiste anche una applicazione che si chiama "PomaTodo", scaricabile gratuitamente dal play store.
Il metodo corretto per poter studiare al meglio quello che leggi consiste nell'integrare diverse abilità sorprendenti, che molti non conoscono, ma che hanno una evidente comprova scientifica e pratica: la lettura veloce, le tecniche mnemoniche e le mappe mentali. Esso consiste essenzialmente in tre letture di ciascun capitolo:
-Una fase pre-studio, durante la quale ci si pone delle domande su quello che ci si aspetta tratti l'argomento che ci accingiamo a studiare;
-Una prima lettura, nella quale si scorre rapidamente il testo, cercando di individuare quali sono le parti più importanti; Alla conclusione, si devono scrivere una serie di domande che sono sorte dalla lettura e che descrivono i contenuti essenziali del capitolo, del paragrafo e così via;
-Una seconda lettura, più approfondita, nella quale si devono riconoscere le principali strutture del testo(argomenti principali, ossia i sotto-argomenti che descrivono il titolo, argomenti secondari, che descrivono i sotto-argomenti o sono ad essi collegati, ed infine approfondimenti, sotto forma generalmente di esempi, già dopo la prima lettura), sottolineare gli argomenti principali di primo livello ed evidenziare le parole chiave che evocano il concetto. Molti preferiscono usare evidenziatori di diverso colore per identificare essenzialmente gli argomenti principali e secondari(rispettivamente giallo e arancione);
-Una terza lettura di revisione dei concetti, per assicurarsi di non aver evidenziato una parola chiave di troppo o di averne dimenticata una o una sbagliata che non ricorda il concetto.
-La fase finale è quella di utilizzare queste parole chiave nella costruzione delle mappe mentali. I rami principali conserveranno tali parole, mentre quelle secondarie dovranno semplicemente evocare il concetto inerente(quindi con parole che da sé non hanno alcun significato), consentendo quindi l'applicazione del meccanismo di Gestalt.
-Memorizzazione delle parole chiave attraverso le tecniche mnemoniche(Qui elencate: concatenazione, incapsulamento, tecnica dei loci, conversioni-alfanumeriche e database).
Vi è una ampia bibliografia al riguardo. Io ti consiglio vivamente di non comprare i libri di Tony Buzan: sono solo per fare soldi. Esiste però un libro che può risultare utile: Credo abbia a che fare con "come assimilare quello che si legge con le mnemotecniche e la lettura veloce")..
Qual è, o qual è stato il vostro metodo di studio per gli esami universitari? |
