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Vi siete accorti che noi italiani stiamo diventando sempre più stupidi?

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  1. Daniel Apix
     
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    Stime dell'ultimo secolo nell'ambito della psicologia cognitiva dimostrano che il quoziente intellettivo generale in una popolazione cala in relazione alle carenze dell'istruzione. Nello scorso secolo l'Italia ha potuto godere di un enorme miglioramento culturale. Oggi l'istruzione sappiamo bene come va: nulla più funziona a dovere e sostanzialmente è arduo trovare qualcuno che sappia scrivere correttamente in italiano. In che cosa passiamo individuare la nostra maggiore stupidità? nei nostrii interessi, tanto per cominciare. Quanti italiani leggono libri? E quale carenza di gusto c'è dal successo di tanti show comici? Siamo passati dal divertente Zelig allo squallido Colorado, seguito poi da Made In Sud, che segna praticamente il livello più basso, per finire tra un po' con Ale e Franz. Altra domanda: quanti vedono documentari? Abbiamo Quark di esiguo contenuto informativo(funge solo come indice per approfondire), mentre Ulisse viene trasmesso il sabato sera quando tutti escono. Ed in politica come ce la caviamo? Bhe, lo sapete meglio di me. Oggi vige il populismo, dottrina degli stolti.Speriamo nei giovani? Peccato che i migliori vanno via, mentre tutti gli altri inseguono lauree inutili. Questi bimbi hanno ricevuto l'insegnamento che conta più l'impegno che i risultati. Poveri stolti: attendono un aiuto che gli è stato sempre dato. Risultato? Siamo più stupidi e lo saremo sempre di più.
     
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  2. Kaporal_v
     
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    E' da un pezzo ormai che lo penso, e mi sono pure stancato di sentirmi sempre la voce fuori dal coro.. penso di aver semplificato notevolmente i miei ragionamenti in questi ultimi anni.. quello che penso io, però, che la stupidità umana è sempre esistita, ma mai come oggi viene esaltata ai massimi livello, per colpa di televisioni, computer e cellulari, che hanno il semplice scopo di controllare la gente e tenerli buoni dandogli in pasto un sacco di sciocchezze.

    Ho letto il tuo post riguardo le passioni, ti ho capito benissimo, ma prova a parlare delle sensazioni di un reduce della guerre puniche o dell'armata di serse secondo.. si faranno una gran risata, i più, e magari potresti essere preso di mira perchè "riflessivo"..

    Ah meditate gente meditate..

    http://www.blitzquotidiano.it/societa/occi...ettivo-1575855/
     
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  3. Daniel Apix
     
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    Perlomeno possiamo contare sul fatto che nessuno può negarci le nostre passioni. Abbiamo degli strumenti utilissimi per approfondirli: la preoccupazione però riguarda quello che abbiamo intorno. Come finirà la nostra società, di questo passo? In tal caso l'egoismo diventa particolarmente allettante.
     
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  4. Kaporal_v
     
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    CITAZIONE
    In tal caso l'egoismo diventa particolarmente allettante.

    Purtroppo si, io sono del parere che ci vorrebbe una rivoluzione per risolvere la maggior parte dei problemi e rompere le catene che ingabbiano le menti più brillanti, ma come fare? non è più come un tempo, ora i strumenti repressivi sono molto più estesi ed efficaci di allora, tanto vale farsi i cavoli propri ed espatriare con il sorriso stampato in viso.
     
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    Micia

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    Non so se ritenerla un po' chatting o no, facciamo di no. Cosa dovrei risponderti, visto che ti sei risposto da solo?

    Facciamo che provo a risponderti solo alla prima domanda, quella del titolo: no. In realtà penso che molti siano sempre stati stupidi, non mi sembra una novità, poi è ovvio che un figlio di due scemi venga su scemo con un'alta probabilità, visto che la gentaglia sta pure a poltrire dietro le cattedre.

    Ammettendo che la popolazione di alcune zone sia "peggiorata", bisognerebbe pure notare che la popolazione di altre zone è migrata lì. Non ritengo in ogni caso pienamente attendibili i documentari all'italiana, chissà quali visioni parziali e distorte ti propinano, visto che già nelle scuole l'insegnamento della storia propende tutto da un lato... Molti conoscono solo il nazismo.
     
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  6. Kaporal_v
     
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    http://www.ilgiornale.it/news/cultura/umbe...gg-1139455.html

    http://www.huffingtonpost.it/2015/06/11/um..._n_7559082.html
     
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  7. Daniel Apix
     
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    CITAZIONE (HachiHachi @ 30/8/2015, 13:40) 
    Non so se ritenerla un po' chatting o no, facciamo di no. Cosa dovrei risponderti, visto che ti sei risposto da solo?

    Facciamo che provo a risponderti solo alla prima domanda, quella del titolo: no. In realtà penso che molti siano sempre stati stupidi, non mi sembra una novità, poi è ovvio che un figlio di due scemi venga su scemo con un'alta probabilità, visto che la gentaglia sta pure a poltrire dietro le cattedre.

    Ammettendo che la popolazione di alcune zone sia "peggiorata", bisognerebbe pure notare che la popolazione di altre zone è migrata lì. Non ritengo in ogni caso pienamente attendibili i documentari all'italiana, chissà quali visioni parziali e distorte ti propinano, visto che già nelle scuole l'insegnamento della storia propende tutto da un lato... Molti conoscono solo il nazismo.

    Perdonami, ma mi sembra chiaro che vorresti dire di più e ti pregerei di farlo: la tua risposta sembra una critica, anche se non capisco esattamente a cosa.

    Per quanto riguarda la famiglia di scemi: io non sono della stessa idea. I genitori "costituiscono la prima linea di insegnamento", ma la scuola può fare molto, a partire dalla maniera con cui le materie vengono proposte, e così anche l'ambiente. Infatti io stesso posso dire di essere figlio di due persone che non si può dire vantino una grande cultura: al contrario, hanno una mentalità un pò ristretta. Però, nel frattempo io e mio fratello, che a breve avrà la laurea in medicina, possiamo vantare degli ottimi risultati e diversi riconoscimenti e attestati importanti. Poi tu mi parli di "documentari all'italiana": ma io non li sto criticando; io sto parlando dei servizi che vengono trasmessi sulla rai e che dimostrano chiaramente il poco interesse che la gente rivolge verso la cultura. Al contrario, io considero Ulisse, come detto, un programma davvero valido ed interessante, come diversi altri che occasionalmente sono stati trasmessi su Rai Scuola e su Rai Storia. Quark ha la precedenza perché è breve, richiede poco impegno e sostanzialmente accenna ma non dice nulla. Poi non capisco neanche a cosa ti riferisci con "chissà quali visioni parziali e distorte ti propinano". Se intendi la scuola, sappi che ho sempre mantenuto una mia linea di pensiero ed ho contestato molti dei principi che ci propinavano, a partire dall'insegnamento per finire appunto con la disciplina in sé per sé. Tra l'altro proprio l'insegnamento della storia dovrebbe prevedere la discussione nella quale non è solo l'insegnante a spiegare passivamente il suo punto di vista, ma tutta una classe che partecipa e che ha il coraggio di non essere d'accordo con altri, compresa l'opinione comune. Se invece ti riferisci ai documentari, è chiaro che dipende da quali intendi. Poi con " Molti conoscono solo il nazismo" non capisco cosa tu voglia dire, dal momento che si slega dal discorso. Potresti essere un pò più chiaro e specifico?

    Comunque ho postato questa domanda poiché, da nuovo membro, noto che questa è una sezione per le discussioni ed io volevo appunto discutere il mio punto di vista per trarne arricchimento.


    Molto interessante, se non altro. Peccato che però Umberto Eco abbia espresso un parere così limitato. In fondo è dal confronto che si può sviluppare un proprio pensiero e le opinioni da bar dovrebbero essere "bannate" solo se tendono a coprire la voce di altri. Credo davvero che il mancato confronto sia parte del problema, e non viceversa. Poi non vedo come si possa davvero trovare un luogo sui social dove poter discutere animatamente e con rispetto: sono qui per questo.

    Ad ogni modo è possibile che il credito che ricevono certi soggetti sia la comprova della poca valenza culturale di altri.
     
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    Micia

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    Cadrei nel trash, se scrivessi di più.

    Per quanto riguarda il discorso famiglia e scuola, il mio pessimismo deriva dal fatto che la scuola che tu citi, non può fare nulla al momento, proprio perché è popolata dalla stessa tipologia di persone citate prima: gli "scemi". A cosa vuoi che si aggrappino le nuove generazioni? A genitori messi peggio di loro? A insegnanti che odiano il loro lavoro e fanno anche meno del minimo sindacale?

    Il confronto a scuola, su temi seri, non esiste. Non puoi certo aspettarti di riuscire a dialogare in classi sovraffollate dove un buon 98% degli alunni ci va a scaldare il banco e sta lì senza conoscere le basi della lingua italiana.

    Dovremmo affrontare un lungo e inutile discorso sulla riforma della scuola, sulla reintroduzione della bocciatura alle elementari e sulla reintroduzione degli esami alla fine delle scuole elementari (che ora, se non erro, hanno un nome differente "ufficialmente").



    Insomma, non serve discuterne, tanto non siamo noi a fare e disfare leggi e affini. L'unica cosa utile, sarebbe una dittatura, tanto così non si migliora, almeno il cambiamento potrebbe far bene, oppure dividere del tutto l'Italia.



    Penso ci sia una enorme differenza tra scarsa intelligenza, voglia di poltrire e mentalità ristretta, ma trovo superfluo affrontare questo discorso, diciamo solo che a te è andata bene, tutto sommato, potevi nascere in una famiglia di stupidi, di fessi, di ritardati.



    I documentari all'italiana invece li stavo criticando io, infatti. Difficilmente ti offrono una visione a trecentosessanta gradi. La RAI, poi, trasmette le cose più inutili di questo mondo, è da sempre politicamente schierata e scorretta (ma solo dal punto di vista politico).



    La frase sulle visioni parziali ti confermo che era riferita ai documentari italiani, visto che nel messaggio parlavo di quelli. ^^



    Per concludere, visto che sono pure stanca e non mi va di fare discorsi infiniti, la parte sul nazismo era riferita alla non conoscenza e al non insegnamento a scuola di altre stragi significative (ma anche alla scarsità di programmi e notizie riguardo stragi e dittature differenti e non legate a discorsi come il razzismo). A scuola in genere si saltano interi secoli, però il nazismo viene insegnato e ci si ferma lì, senza affrontare altri argomenti della stessa epoca o di epoche antecedenti, come ciò che avvenne nell'ex URSS.
     
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  9. Daniel Apix
     
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    Sono praticamente d'accordo con tutto quello che dici, eccetto per la dittatura: dovrebbero essere le persone a cambiare, non certo la costituzione. In quanto però a documentari italiani, credo si debba fare una distinzione, anche se è vero che molti temi vengono decisamente trascurati, con l'effetto di non comprendere neanche a cosa sono rivolte le discipline oggi. Ad ogni modo individui delle soluzioni cambiando la politica. Ti ringrazio molto per i tuoi interventi.

    C'è una cosa su cui però vorrei porre l'attenzione: gli Stati Uniti godono di una politica di tutto rispetto e di una istruzione ben finanziata e niente male. Eppure perché si registrano valori davvero bassi per quanto riguarda il livello culturale, prima nelle stesse scuole e poi nella popolazione in generale? La Cina ed i paesi scandinavi, al contrario, hanno un primato: che sia una questione prettamente etnica? E quali aspetti della nostra etnia si svilupperebbero in totale ignoranza? Possiamo dire che sia un problema esclusivo dell'istruzione? Si potrebbe dire che si tratti esclusivamente della trattazione degli argomenti in maniera unilaterale, considerando che il metodo occidentale di fatto preserva l'espressione individuale e che può essere considerata rispettata negli Stati Uniti? Insomma, possiamo essere sicuri di aver individuato tutti gli aspetti del problema? Perché di fatto in Cina ciò non è possibile, nel senso che ciò che dice l'insegnante è legge. Quale è il segreto di un buon livello culturale?
     
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    Micia

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    Preciso che non intendevo cambiare la Costituzione, ma proprio mettere il pupazzetto dittatore al posto del gregge che c'è ora, in realtà non penso sia da cambiare la Costituzione: andava benissimo già com'era, semmai sono le altre leggi a dover essere cambiate, soprattutto servono molte riforme a livello scolastico, finanziario e sanitario. Non è possibile che addirittura non vengano passati gratis i farmaci salvavita, ma che il loro costo sia detraibile solo in seguito (se non muori).

    Venendo al resto...

    Gli Stati Uniti subiscono da secoli una forte immigrazione, quindi non saprei darti risposte precise sulle strani fini degli alunni di scuole più o meno prestigiose, ma tieni presente che tra loro ci sono molti stranieri provenienti da tutto il mondo, magari con difficoltà a livello linguistico, inoltre gli americani discendono per lo più dal peggio che l'Europa aveva da offrire: criminali, membri di sette religiose, reietti in cerca di fortuna. Forse è proprio la mentalità di alcune famiglie a vanificare gli sforzi degli insegnanti (che poi, sinceramente, non reputo siano questo granché le scuole americane); lì trovi molte sette che scoraggiano lo studio e la frequentazione di persone estranee alla setta, arrivando a spingere i membri a non frequentare i parenti estranei alla setta. Addirittura le sette possono riuscire a mettere in discussione l'insegnamento di materie scientifiche, e non è raro che associazioni di genitori si riuniscano per tenare di rimuovere l'insegnamento di queste materie, o farlo affiancare dalle teorie creazioniste o affini. In più là si abusa degli psicofarmaci sin dalla più tenera età, non è da escludere che un uso immotivato degli stessi contribuisca a creare l'americano medio.

    Non penso sia una questione prettamente etnica, ma sicuramente i risultati dipendono molto non solo dall'effettiva intelligenza delle persone, ma da come vengono cresciute e abituate.

    In Cina è percepito come fondamentale lo studio, per guadagnarsi un futuro migliore, e in generale in Asia esiste un modo di rapportarsi del tutto diverso da quello delle popolazioni occidentali.

    Per fare un esempio, in Italia non esiste il rispetto verso il proprio capo, si è alla ricerca del posto comodo dove non fare niente e si cerca ogni scappatoia possibile per non fare qualcosa, similmente lo studio è visto come una inutile e noiosa incombenza a cui sfuggire, forse consapevoli dell'impossibilità di trovare un posto fisso e serio senza raccomandazioni.

    Sia la Cina, che i Paesi scandinavi, offrono sistemi scolastici validi, ma estremamente impegnativi, le loro stesse lingue non sono tra le più facili da apprendere, a differenza dell'inglese. Viene data estrema importanza all'insegnamento della lingua nazionale e nel caso della Cina è piuttosto comune che gli alunni si trasferiscano per poter studiare, dedicando in realtà non molto tempo allo svago, considerata la grande mole di studio e di altre attività extrascolastiche, di cui anche i Paesi scandinavi fanno uso. Forse uno dei punti chiave sta nell'importanza riconosciuta alla scuola dalla stessa società, in quei luoghi, oltre che al tentativo di creare individui autonomi e autosufficienti, ma capaci anche di collaborare e al modo stesso in cui le scuole sono strutturate, agli stimoli che offrono e alla necessità di frequentarle per fare il mestiere desiderato e garantirsi un buon futuro, possibilmente migliore. Tuttavia ci sono situazioni piuttosto differenti in quei luoghi, in Cina esiste soprattutto il bisogno di uscire dallo schiavismo delle multinazionali e di occupare posti migliori, in Scandinavia invece c'è forse più un senso dell'onore a spingere le persone a migliorarsi culturalmente e a non pesare sulla società.

    Tonando all'Italia e per rispondere alla domanda successiva...

    Sicuramente non si tratta di un problema esclusivo dell'istruzione... L'istruzione qui è il principale problema, ma non il solo. Il Paese è sia percepito come "corrotto", che oggettivamente "corrotto". Va avanti chi è raccomandato, non chi è bravo, la scuola inoltre costa e gli sforzi in termine di denaro non vengono ripagati, inoltre è innegabile che la stragrande maggioranza degli alunni venga promossa senza apprendere nulla, grazie alla sufficienza politica data a tutti, scoraggiando chi è bravo, perché finisce per trovarsi al livello di coloro che non sono portati o non hanno mai fatto nulla.

    Devo però correggerti su una cosa: anche in Italia, nel caso di alcuni insegnanti, quello che dice l'insegnante è legge, non importa se è una stronz... Il problema è forse che nel caso di insegnanti bulli, si tratta sempre di stronz... Però è legge solo a causa del terrore degli alunni di ripercussioni a livello scolastico o fisico, ma non per questioni di rispetto e nessun può far nulla a causa della codardia italiana, la quale spinge 29 persone a difendere l'insegnante e il fesso di turno a farsi prendere di mira per aver parlato e a non essere creduto a causa della negazione della realtà da parte degli altri alunni. Insomma, la scuola italiana è una barzelletta e tra genitori pessimi e insegnanti svogliati, incapaci o immaturi non si sa cos'è peggio.
     
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  11. Daniel Apix
     
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    Credo sia molto valido quello che dici. In effetti gli Stati Uniti sono, quasi peggio di noi, fortemente legati alla religione. Queste sette a cui fai riferimento generalmente sono quelle degli afro-americani, i quali perlopiù o sono totalmente in disparte dal resto del mondo, oppure vivono in zone malfamate dove l'istruzione deve far fronte alle violenze ingiustificate di ogni giorno. Su questo punto, quindi, non posso che essere d'accordo con te. Ma in effetti io mi stavo proprio riferendo alle scuole ed alle università più rinomate: anche in questi casi si registra una certa carenza. Certo che, sei nei college americani non si fa altro che baldoria fino a notte tarda, non vedo come il livello di istruzione generale possa migliorare. Comunque non sono molto convinto sull'ostacolo della famiglia nell'istruzione dei propri figli. Dopotutto la realizzazione personale, lo spirito capitalista sta alla base dell'intera economia statunitense e della costituzione americana: si pensi al principio della "ricerca della felicità" ed al fatto che ogni pena viene prevista in funzione del risarcimento del danno e non in fondo alla educazione civile e alla libertà d'espressione di ciascuno come lo è per la nostra Costituzione(altrimenti come potrebbero essere ammissibili i sistemi carcerari adottati e la pena di morte in alcuni stati?). Poi gli Stati Uniti sono nati indiscutibilmente dallo spirito di intraprendenza dei colonizzatori e dei pioneri. Ma è chiaro che sto parlando di una realtà che non vivo ma che conosco unicamente attraverso libri, film e documentari, per cui i problemi che hai evidenziato potrebbero in effetti coinvolgere gran parte della popolazione.

    Per quanto riguarda la Cina ed i paesi scandinavi, la penso proprio come te. Aggiungerei inoltre che la prima si distingue soprattutto per l'importanza che viene data alla perseveranza, che viene insegnata sin dalla nascita obbligando letteralmente i propri figli a determinate attività, da svolgere con estrema severità con periodicità, fino al momento in cui essi raggiungeranno l'età adulta. Io sono molto in linea con questo pensiero, tant'è che se e quando avrò dei figli, mi ispirerò al metodo di insegnamento cinese. Per quanto riguarda i paesi scandinavi, è assolutamente vero che l'onore e lo spirito di auto-miglioramento sia alla base della loro vita serena e gratificante. Alcuni sondaggi registrano la Finlandia come il luogo dove la vita lavorativa risulta la migliore nel mondo, e appunto la ragione è stata individuata, proprio come dici tu, in questi aspetti che hai considerato.

    Per quanto riguarda l'Italia, vivo anche io una situazione del genere, per cui non posso affatto dissentire. Riguardo però agli insegnanti, ho considerato quella che è stata la mia esperienza da studente: i compagni fondamentalmente perdevano tempo a scuola, passavano tutte le notti in discoteca, per poi ritornare a casa alle quattro di notte e diventare essenzialmente degli zombie in classe, per poi svegliarsi alla seconda o alla terza ora e rendere la lezione impossibile da seguire. Non aprivano mai libri perché "per loro era troppo difficile" o perché semplicemente si annoiavano e malgrado ciò si sentivano costantemente in diritto di chiedere alla professoressa di spiegare sempre le stesse solite cose e di pretendere sempre un voto politico che gli veniva sempre concesso. Alla fine siamo arrivati all'ultimo dell'anno molto in ritardo, e con quali effetti? Gli ignoranti erano sempre ignoranti, e chi come me studiava, alla fine faceva tutto da solo: quindi o rimaneva allo stesso livello, o imparava a studiare all'università molto precocemente. Non mi sorprenderebbe quindi che all'università ci siano tanti parcheggiatori, mentre altri dei veri e propri geni che all'estero vengono presi ad occhi chiusi. Come dici, quindi, la meritocrazia va a farsi friggere. Un altro problema, comunque, l'abbiamo individuato entrambi: riguarda anche l'eccessiva discrezione dei professori: ci vorrebbero scadenze, severità e quant'altro.

    Vorrei aggiungere che il principio alla base dell'insegnamento nella mia scuola ci era stato presentato con un certo orgoglio:"Tutti devono raggiungere un buon livello". Ma attenzione, non stiamo parlando di migliorare ogni studente: tutti devono essenzialmente raggiungere lo stesso livello. Infatti, chi ci insegnava si sentiva senza problemi giustificato a ignorare noi più bravi, per dedicarsi a far imparare qualcosa a coloro che costantemente disturbavano. Il diritto quindi dell'istruzione si trasforma dall'"offrire le stesse opportunità a tutti" a "rendere le stesse capacità a tutti, ossia lo stesso livello culturale". Quando sono andato per un mese a studiare inglese in una scuola all'estero, la cosa era molto diversa: ci fecero fare un test dove valutavano le nostre effettive capacità. Sulla base dei risultati, ci portavano in una o nell'altra classe e nel caso, durante il percorso di studi, dimostravamo di essere notevolmente migliorati, ci portavano in una classe dove si trattavano gli argomenti ancora più rapidamente. Il risultato? Che tutti sono migliorati, sia i più scarsi che i più capaci. Ecco perché penso che i professori vengano troppo incontro agli alunni: è un eufemismo.

    Però, come detto, hai ragione anche tu quando dici che quel che dice il professore è sempre legge. Così la scuola diventa un altro luogo di indottrinamento.

    Per quanto riguarda le raccomandazioni, non può che essere un altro grande motivo di imbarazzo per noi, specialmente se consideriamo che fatti del genere sono comuni soprattutto tra le forze dell'ordine che idealmente dovrebbero far valere il rispetto dei principi e delle leggi italiane. Credo troveremmo tanto fango(per non dire altro) nella guardia di finanzia. Se poi lo stesso capita anche nelle facoltà di medicina, tanto per fare un esempio, non mi sorprenderebbe se ci fossero casi di mala sanità.

    In conclusione, il livello culturale generale così scarso è dovuto a più fattori che riguardano l'istruzione, con tutti i suoi principi di insegnamento, e la morale comune.
     
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  12. Seiya Starfighter
     
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    Chi vuole accrescere la propria intelligenza non ha altro da fare che consultare buoni siti Internet, buone letture e materiale degno; in breve può farlo in qualsiasi momento della giornata.
    Diversa cosa avviene se consideriamo l'imperante ipersemplificazione imposta dalla generale incapacità (da sempre avuta) della maggioranza di essere multitasker e di concentrarsi approfonditamente su un argomento; personalmente credo che il potenziale vi sia ancora, tuttavia le persone vengono condizionate ad essere idiote semplificando, sminuendo e negando l'utilità della conoscenza diffusa.
     
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11 replies since 30/8/2015, 10:39   93 views
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